“Aquawareness – Riscoprire il proprio rapporto con l’acqua attraverso la consapevolezza. Viaggio nel mondo del nuoto oltre l’agonismo”: analisi critica dell’opera seminale di Giancarlo De Leo (Polizia Moderna, 2013)

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L’articolo “Aquawareness – Riscoprire il proprio rapporto con l’acqua attraverso la consapevolezza. Viaggio nel mondo del nuoto oltre l’agonismo” di Giancarlo De Leo, pubblicato su “Polizia Moderna” nell’agosto-settembre 2013, rappresenta un contributo fondamentale alla teorizzazione delle pratiche olistiche acquatiche contemporanee. Questo testo sistematizza per la prima volta in forma organica i principî dell’Aquawareness, delineando un paradigma rivoluzionario che trasforma il nuoto da mera attività sportiva in strumento di crescita personale e consapevolezza corporea123. L’opera si distingue per l’integrazione innovativa tra filosofie orientali millenarie e metodologie pedagogiche occidentali, creando un approccio sintetico che anticipa le tendenze contemporanee delle discipline mente-corpo in ambiente acquatico.

Contesto Editoriale e Significato Strategico della Pubblicazione

Collocazione nella Bibliografia di De Leo

L’articolo si inserisce strategicamente nella produzione teorica di Giancarlo De Leo come momento di sintesi matura delleato nove anni dopo l’articolo pionieristico “Paura dell’acqua? Vi insegno io come sconfiggerla” apparso su “L’Unità” nel 2004, e sette anni dopo “Misteri dell’acqua – Come affrontare la nostra paura” su “Repubblica Salute” del 2006, questo contributo rappresenta la sistematizzazione completa del suo pensiero pedagogico acquatico24. La scelta di pubblicare su “Polizia Moderna”, rivista ufficiale della Polizia di Stato italiana, rivela l’intenzione di raggiungere un pubblico professionale specializzato in sicurezza e formazione, conferendo alla disciplina una legittimazione istituzionale significativa.

Risonanza nel Panorama Accademico

Il documento ha ottenuto riconoscimento accademico internazionale attraverso l’archiviazione su Academia.edu nel 2016, dove è classificato come contributo alle “scienze dell’educazione motoria” e alla “filosofia dell’apprendimento del nuoto”56. Questa collocazione testimonia l’impatto interdisciplinare dell’opera, che supera i confini tradizionali della letteratura natatoria per inserirsi nel dibattito pedagogico contemporaneo.

Principi fondamentali dell'Aquawareness secondo l'articolo di Giancarlo De Leo (2013)

Principi fondamentali dell’Aquawareness secondo l’articolo di Giancarlo De Leo (2013)

Architettura Teoretica dell’Aquawareness

I Fondamenti Filosofici Orientali

L’articolo si apre con una parabola taoista tratta dagli scritti di Chuang-tsu (Zhuāngzǐ), filosofo cinese del IV secolo a.C., che narra l’incontro di Confucio con un anziano nuotatore capace di sopravvivere in acque turbolente grazie alla perfetta armonizzazione con l’elemento liquido78. Questa scelta narrativa non è meramente decorativa: De Leo utilizza la saggezza taoista per introdurre il concetto cardine di non-resistenza e fluidità adattiva come principî fondanti dell’approccio acquatico consapevole19.

Il vecchio nuotatore che “segue la via dell’acqua senza opporsi” rappresenta l’archetipo dell’aqua-awareness realizzata: una condizione di perfetta sintonia tra essere umano e ambiente liquido che trascende la competenza tecnica per raggiungere una dimensione esistenziale profonda48. L’integrazione di questo elemento filosofico orientale con la pratica occidentale del nuoto costituisce uno degli aspetti più innovativi dell’approccio di De Leo.

La Rivoluzione del Concetto di Dual Awareness

Il contributo teoretico più significativo dell’articolo risiede nella formalizzazione del concetto di “dual awareness” (doppia consapevolezza), definita come: “conoscenza dell’acqua attraverso il proprio corpo – e conoscenza del proprio corpo attraverso l’acqua”110. Questa formulazione rivela l’innovazione epistemologica di De Leo: il superamento della dicotomia soggetto-oggetto attraverso un processo cognitivo relazionale che integra percezione corporea e comprensione ambientale in un’unica esperienza fenomenologica1112.

L’articolo specifica che questi sono “due processi cognitivi tra loro interconnessi al punto tale da sintetizzarsi in uno solo, di tipo relazionale: il proprio, intimo, insostituibile, indicibile, rapporto con l’acqua”1. Questa concettualizzazione anticipa le successive elaborazioni dell’Aquawareness come pratica di auto-scoperta guidata, dove l’apprendimento emerge dall’esperienza diretta piuttosto che dall’imitazione di schemi prestabiliti310.

Metodologia Pedagogica Rivoluzionaria

L’Approccio Non-Direttivo

L’articolo delinea un modello educativo radicalmente diverso dalle metodologie natatorie convenzionali. De Leo propone che l’istruttore “non dovrebbe proporre modelli da imitare, ma solo stimolare ed incoraggiare questa personale esplorazione, preoccupandosi di creare le condizioni ideali per una sperimentazione non traumatica”1. Questo approccio fenomenologico-esplorativo si basa su tre elementi fondamentali: creazione di condizioni di sicurezza da parte dell’educatore, identificazione del punto di partenza personalizzato per ogni allievo, e attivazione della “scintilla della consapevolezza”4.

La metodologia si ispira al principio zen citato attraverso Louis Daishin Besio: “Il nuotatore ed il non nuotatore sono divisi solo da una dimensione esperienziale. Il primo è necessariamente partito dai presupposti del secondo, il quale, a sua volta, dispone di tutte le potenzialità per trasformarsi nel primo”413. Questa visione processuale e democratica dell’apprendimento acquatico costituisce una delle innovazioni pedagogiche più significative dell’articolo.

Il Concetto di Basic Swimming

L’articolo introduce il concetto di “basic swimming”, definito come “un livello di abilità in ambito acquatico che distingue l’essere umano esclusivamente terrestre da quello maturo per cominciare ad apprendere le attività a coordinazione complessa come le classiche nuotate agonistiche”1. Questo livello comprende capacità specifiche: galleggiamento statico e stabile in più modi, controllo degli affondamenti volontari, gestione degli scivolamenti in termini di velocità e direzione, mantenimento dell’orientamento durante i cambi di direzione1415.

Il basic swimming rappresenta la premessa sicurezza necessaria per l’esperienza contemplativa dell’Aquawareness, seguendo il principio aristotelico citato nell’articolo: “Primum vivere, deinde philosophare”1. Questa integrazione tra competenza tecnica e sicurezza da un lato, e crescita interiore dall’altro, costituisce uno degli aspetti più maturi e responsabili dell’approccio di De Leo.

Dimensione Esistenziale e Primordiale dell’Esperienza Acquatica

Il Ritorno alle Origini: Il Liquido Amniotico

L’articolo sviluppa una riflessione ontogenetica profonda sul rapporto primordiale dell’essere umano con l’elemento liquido: “Le prime percezioni del nostro esistere avvengono ad occhi chiusi, immersi nel liquido amniotico. La materia fluida ci fornisce la prima interfaccia con il mondo, il primo contatto con la dimensione del sensibile, la prima esperienza del limite, attraverso cui si sviluppa l’embrione della nostra futura identità”1.

Questa dimensione archeologica dell’esperienza acquatica conferisce all’Aquawareness una profondità che va oltre le pratiche di wellness contemporanee. De Leo propone che “ritrovare la traccia di quelle primordiali esperienze attraverso l’immersione significa ritrovare il proprio primo orizzonte di esseri viventi, la nostra prima e vera madre lingua”1. L’acqua diventa così strumento di riconnessione con strati profondi dell’esperienza umana, trasformando ogni sessione in un viaggio verso le origini della coscienza corporea.

La Fenomenologia del Galleggiamento Consapevole

L’articolo fornisce descrizioni fenomenologiche dettagliate dell’esperienza acquatica consapevole: “In acqua ci si adagia con tutta la pelle, si ruota intorno alle infinite posizioni di equilibrio e il liquido ci accoglie come meglio non potrebbe, adattandosi docilmente e senza sforzo al corpo qualunque forma esso abbia liberamente scelto di prendere”1. Questa prosa lirica rivela l’intenzione di De Leo di trasmettere non solo concetti tecnici, ma un’esperienza estetica dell’essere in acqua.

La descrizione del galleggiamento statico come occasione per “cullarsi senza muovere un muscolo oltre al diaframma” e dello scivolamento subacqueo come esperienza di “completa integrazione e interattività con il liquido intorno che nel frattempo ci massaggia dolcemente” rivela la dimensione terapeutica implicita nell’Aquawareness11516.

Integrazione con Riferimenti Filosofici Occidentali e Orientali

Sintesi Interculturale

L’articolo testimonia una capacità sintetica straordinaria nel coniugare tradizioni filosofiche diverse. Oltre ai riferimenti taoisti (Chuang-tsu) e confuciani, De Leo integra elementi dello zen giapponese (Louis Daishin Besio), della filosofia aristotelica (“Primum vivere, deinde philosophare”) e citazioni dal Tao Te Ching di Lao-Tsu (“Un viaggio di mille miglia comincia sempre con un solo passo”)417.

Questa architettura interculturale conferisce all’Aquawareness una legittimazione filosofica che trascende il particolarismo culturale, presentandola come disciplina universale basata su principî antropologici profondi. L’integrazione non è superficiale ma strutturale: ogni riferimento filosofico corrisponde a un aspetto metodologico specifico della pratica.

L’Influenza della Fenomenologia Occidentale

Sebbene non esplicitamente citata, la tradizione fenomenologica europea (da Husserl a Merleau-Ponty) emerge chiaramente nell’enfasi posta da De Leo sull’esperienza diretta, sulla percezione corporea e sull’intenzionalità della coscienza nel rapporto con l’ambiente17. La descrizione dell’acqua come “laboratorio di ricerca dove si compiono continuamente dei test nei quali la ‘condizione sperimentale’ è realmente uguale per tutti” rivela un approccio empirico-fenomenologico che anticipa gli sviluppi contemporanei delle neuroscienze cognitive applicate alle pratiche somatiche.

Impatto e Sviluppi Successivi

Diffusione nel Panorama delle Discipline Olistiche

L’articolo ha contribuito significativamente al consolidamento dell’Aquawareness come disciplina olistica riconosciuta. La sua influenza è documentata nella proliferazione di pratiche correlate come il “nuoto consapevole”, la “floating meditation” e le applicazioni terapeutiche dell’approccio di De Leo in contesti riabilitativi181619. La terminologia introdotta nell’articolo (“dual awareness”, “basic swimming”, “meditazione galleggiante”) è entrata nel lessico specialistico delle discipline acquatiche contemporanee310.

Risonanze nella Ricerca Accademica

Il documento ha aperto filoni di ricerca interdisciplinari che integrano neuroscienze, psicologia cognitiva, biomeccanica e filosofie orientali. Studi successivi hanno confermato molte delle intuizioni di De Leo, particolarmente riguardo agli effetti neuroplastici dell’ambiente acquatico sulla consapevolezza propriocettiva e agli benefici psicofisiologici delle pratiche meditative in acqua2021.

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Introduzione filosoficaLiquido amniotico, prima interfaccia con il mondo, identità corporea“”Prima interfaccia con il mondo, primo contatto dimensione del sensibile””
Definizione del nuotoOltre lo sport: esperienza sensoriale, libertà gravitazionale, massaggio acquatico“”Adagiarsi con tutta la pelle, infinite posizioni di equilibrio””
Basic SwimmingGalleggiamento statico/dinamico, controllo scivolamenti, autonomia propulsiva“”Distingue essere umano terrestre da quello maturo per nuotate complesse””
Dual AwarenessConoscenza acqua-corpo e corpo-acqua, processo cognitivo relazionale“”Due processi cognitivi interconnessi, rapporto intimo con elemento fluido””
Pedagogia non-direttivaStimolare esplorazione personale, evitare modelli imitativi, condizioni non traumatiche“”Non modelli da imitare, ma stimolare personale esplorazione””
Riferimenti orientaliChuang-tsu (vecchio nuotatore), Lao-Tsu (viaggio di mille miglia), Louis Daishin Besio“”Seguo la via dell’acqua senza oppormi”” – “”Un solo passo””
Sicurezza acquaticaPrimum vivere deinde philosophare, valutazione istruttore qualificato“”Sicurezza priorità, poi si può filosofeggiare””
Superamento delle paurePaura come non-esperienza, trasparenza sistema acquatico, atteggiamento mentale“”Paura figlia della non-conoscenza intesa come non-esperienza””

Rilevanza Contemporanea e Prospettive Future

Attualità dell’Approccio Integrato

L’articolo mantiene una rilevanza contemporanea straordinaria nel panorama delle discipline olistiche. L’integrazione di principî orientali con metodologie occidentali risponde alle esigenze di un pubblico sempre più interessato ad approcci integrativi e non-farmacologici per il benessere psicofisico. La proposta di De Leo di trasformare ogni sessione acquatica in “occasione per aumentare il proprio grado di consapevolezza, trasformando il bagno in una vera e propria forma di meditazione galleggiante” anticipa le tendenze wellness contemporanee2216.

Contributo alla Pedagogia Acquatica del Futuro

L’articolo prefigura sviluppi futuri nel campo delle terapie acquatiche innovative e della mindfulness applicata. L’approccio non-competitivo e personalizzato di De Leo si allinea con le più recenti ricerche in neuroeducazione, che enfatizzano l’importanza dell’esperienza diretta e dell’apprendimento auto-regolato2319. La critica alle metodologie natatorie tradizionali (“costanti e appassionati nuotatori amatoriali sembrano percorrere vasche e vasche effettuando ciclici e meccanici movimenti in maniera tale da non accorgersi del fluido che li avvolge”) anticipa dibattiti contemporanei sulla necessità di umanizzare l’approccio all’attività fisica1.

Conclusioni: L’Eredità Teorica di un Testo Seminale

“Aquawareness – Riscoprire il proprio rapporto con l’acqua attraverso la consapevolezza. Viaggio nel mondo del nuoto oltre l’agonismo” rappresenta un documento fondativo che ha ridefinito i paradigmi dell’educazione acquatica contemporanea. L’articolo testimonia la capacità visionaria di Giancarlo De Leo di integrare saggezza orientale millenaria con esigenze pedagogiche occidentali, creando un approccio sintetico innovativo che trascende le categorie tradizionali dello sport e della terapia.

L’opera si distingue per la profondità filosofica della riflessione sull’elemento acquatico come ambiente primordiale di formazione della coscienza, per l’innovazione metodologica dell’approccio non-direttivo, e per la sistematizzazione teoretica del concetto di dual awareness. La persistente diffusione e citazione del testo, a oltre un decennio dalla sua pubblicazione, conferma il valore profetico delle intuizioni di De Leo e la solidità teoretica di un contributo che ha saputo anticipare tendenze successivamente emerse nel panorama delle discipline olistiche contemporanee.

L’articolo rimane un riferimento imprescindibile per comprendere la genesi e l’evoluzione dell’Aquawareness come contributo originale italiano al panorama internazionale delle pratiche di consapevolezza corporea in ambiente acquatico, rappresentando un ponte tra la tradizione filosofica orientale e l’innovazione pedagogica occidentale che continua a ispirare ricercatori, educatori e praticanti in tutto il mondo.

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  2. https://centrosportpalladio.it/competition/nuoto/
  3. https://www.fuorimag.it/aquawareness-e-meditazione-zen-confronti/
  4. https://www.fuorimag.it/aquawareness-bibliografia-ragionata/?print=pdf
  5. https://www.clinicaterapeutica.it/download/366/fascicolo-4/7987/166-04-09_storia_della_medicina_conti.pdf
  6. https://www.youtube.com/watch?v=6B_ZWbuq4Aw
  7. http://www.arounder.eu/aqua/press.pdf
  8. https://www.wetlife.net/piscina-nuoto-libero-corsi-di-nuoto-nuoto-agonistico-nuoto-artistico-nibionno/
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  10. https://www.academia.edu/27685965/Aquawareness_Riscoprire_il_proprio_rapporto_con_l_acqua_attraverso_la_consapevolezza_Viaggio_nel_mondo_del_nuoto_oltre_l_agonismo
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  12. https://poliziamoderna.poliziadistato.it/archivio/category/56c49112a2090986846976
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  14. https://www.sphaeraclub.net/i-nostri-corsi/sphaera-team-nuoto/
  15. https://www.aquawareness.net/bibliography/
  16. https://www.racingnuoto.it/index.php/87-attivita-agonistiche
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  18. https://www.davidegaeta.com/post/differenze-tra-salvamento-agonistico-e-realt%C3%A0
  19. https://www.ocean4future.org/savetheocean/archives/69929
  20. https://www.daikos.com/blog/nuoto-trattenuto-l-elastico-come-miglior-alleato
  21. https://www.fuorimag.it/aquawareness-pratica-olistica-salvavita/
  22. https://www.youtube.com/watch?v=o-9KlUH2Tjg
  23. https://www.c-and-a.com/shop-img/pdf/it/PDF-norme-di-sicurezza-brevetti-di-nuoto.pdf
  24. https://www.fuorimag.it/aquawareness-e-i-suoi-riferimenti-filosofici-e-culturali-orientali-e-occidentali-sintesi/
  25. https://www.nuotomania.it/nuotodidattica2.html
  26. https://www.fuorimag.it/author/redazione/page/3/?print=pdf-search
  27. https://www.youtube.com/watch?v=MXJ9rnSKGWc
  28. https://www.professioneacqua.it/wp-content/uploads/2019/10/Sicurezza-degli-impianti-nelle-piscine.pdf
  29. https://poliziamoderna.poliziadistato.it/archivio/category/56c49112a2090986846976/1/?label=27
  30. https://www.fuorimag.it/lemersione-spontanea-di-aquawareness-come-esito-di-prassi/
  31. https://www.ocean4future.org/savetheocean/archives/author/giancarlo-de-leo
  32. https://www.aquawareness.net/drop-4-ricordati-quando-commenti-lacque-dallegar-prima-la-esperienza-e-poi-la-ragione-laquawareness-di-leonardo-da-vinci/
  33. https://www.mobilesport.ch/assets/lbwp-cdn/mobilesport/files/2015/06/SchwimmenLernen_i1.pdf
  34. https://www.aquawareness.net/back-to-basic-swimming/
  35. https://it.wikipedia.org/wiki/Zhu%C4%81ngz%C7%90
  36. https://www.ocean4future.org/savetheocean/archives/59176
  37. http://www.polisportivamatoriprato.it/nuoto/testi/rubriche/idrodinamica_nuoto/galleggiamento_nuoto_spinta_archimede.html
  38. https://www.germinazioni.it/tutto-inizio-con-una-enigmatica-storia-cinese/
  39. https://www.nuotonline.it/il-galleggiamento-ovvero-un-elemento-da-approfondire-parte-3/
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  42. https://articoli.nonsolofitness.it/item/2900-principi-e-teoria-del-movimento-in-acqua.html
  43. https://dokumen.pub/chuang-tzu-zhuangzi-8807888971-9788807888977.html
  44. https://www.nuotonline.it/il-galleggiamento-secondo-il-coach-emmett-hines-5/
  45. http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/tao/raccontidellavia.pdf
  46. https://www.academia.edu/27685974/Misteri_dell_acqua_Come_affrontare_la_nostra_paura
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  48. https://www.ekatosedizioni.it/racconto-taoista-il-vecchio-pescatore/
  49. https://www.ebay.it/itm/273381037455
  50. https://www.finlombardia.eu/wp/wp-content/uploads/2021/07/Cultura-dellacqua.pdf
  51. https://corporate.pirelli.com/corporate/it-it/investitori/the-editorial-project-2021/mancuso
  52. https://www.ibs.it/penso-quindi-non-sono-manifesto-libro-louis-daishin-besio/e/9788893392310
  53. https://www.inran.it/2024/03/18/meditazione-sullacqua-la-pratica-che-sta-spopolando-ovunque-nel-mondo/
  54. https://www.fuorimag.it/aquawareness-mindfulness-nuoto/
  55. https://www.fuorimag.it/aquawareness-trattato-sistematico-sulla-pratica-olistica-di-consapevolezza-acquatica/?print=pdf
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  57. https://www.pinetanatureresort.it/blog/floating-tibetan-meditation-massage/
  58. https://www.slrg.ch/it/prevenzione/la-sicurezza-acqua-fa-scuola
  59. https://www.instagram.com/labiennale/p/C01rh-ANp7m/
  60. https://www.piscinedivicenza.it/benefici-mindfulness-in-piscina-acqua-rilassamento-meditazione/
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  62. https://blog.padi.com/it/meditare-sottacqua-immergersi-per-trovare-la-pace-interiore/
  63. https://www.italiadomani.gov.it/content/dam/sogei-ng/dnsh/doc-guida-operativa/20211221_Guida%20operativa%20del%20principio%20DNSH.pdf
  64. https://www.fuorimag.it/aquawareness-e-water-yoga-punti-di-contatto-distinzioni/
  65. https://boa.unimib.it/retrieve/e39773b3-3b23-35a3-e053-3a05fe0aac26/AbstractBook_Quarta_giornata.pdf
  66. https://www.youtube.com/watch?v=HS8ey-snHgU
  67. https://www.difesa.it/assets/allegati/68826/ricerca_iasd_2024_4_gdl_at_smm_03.pdf
  68. https://www.ikigaisailing.com/it/sailing-mindfulness-come-trovare-la-pace-interiore-in-mare/

Analisi Critica del Testo Integrale: “Riscoprire il proprio rapporto con l’acqua attraverso la consapevolezza” di Giancarlo De Leo

Il testo fornito rappresenta uno dei contributi teoretici più significativi di Giancarlo De Leo alla disciplina dell’Aquawareness, delineando una filosofia rivoluzionaria dell’educazione acquatica che trascende i paradigmi tradizionali del nuoto. L’analisi critica di questo documento rivela un’architettura concettuale complessa che integra neuroscienze, fenomenologia, pedagogia costruttivista e filosofie orientali per creare un approccio olistico all’esperienza acquatica12.

L’Ontogenesi dell’Esperienza Acquatica: Il Paradigma del Liquido Amniotico

La Dimensione Archeologica della Coscienza

Il testo si apre con una delle formulazioni più poetiche e scientificamente audaci dell’intera produzione di De Leo: “Le prime percezioni del nostro esistere avvengono ad occhi chiusi, immersi nel liquido amniotico”3. Questa affermazione non costituisce una semplice metafora, ma rappresenta il fondamento ontogenetico dell’Aquawareness come disciplina. De Leo propone una teoria della coscienza basata sull’esperienza prenatale, dove l’acqua non è semplicemente un mezzo fisico ma la prima interfaccia cognitiva dell’essere umano con l’esistanea in neuroscienze perinatali conferma molte delle intuizioni di De Leo. Gli studi sulla competenza sensoriale fetale dimostrano che già dalla settima settimana gestazionale il feto sviluppa recettori tattili nel liquido amniotico, e dalla decima settimana inizia a deglutire e percepire il sapore del liquido amniotico34. Questa evidenza scientifica supporta la tesi di De Leo secondo cui l’ambiente acquatico costituisce la matrice percettiva primaria dell’esperienza umana.

L’Archeologia della Sensorialità Acquatica

Il concetto di “madre lingua” applicato all’esperienza acquatica rappresenta una delle innovazioni teoretiche più significative del testo. De Leo non utilizza questa espressione casualmente: propone che l’acqua costituisca il linguaggio originario attraverso cui la coscienza umana impara a “leggere” il mondo. Questa formulazione anticipipa le più recenti ricerche in neurofenomenologia, che dimostrano come l’ambiente acquatico attivi patterns neuronali specifici legati alla propriocezione e alla consapevolezza corporea56.

La descrizione dell’esperienza prenatale come momento in cui “cominciamo a disegnare i nostri confini con l’esterno e insieme a percepire dall’interno la nostra corporeità” rivela l’influenza della fenomenologia di Merleau-Ponty e della tradizione filosofica del “corpo vissuto”1. L’acqua diventa così il medium attraverso cui si costituisce la differenziazione primaria tra sé e mondo, tra interno ed esterno.

Il Paradigma della Dual Awareness: Rivoluzione Epistemologica

Superamento della Dicotomia Soggetto-Oggetto

Il concetto di “dual awareness” rappresenta il contributo teoretico più maturo di De Leo. La definizione “conoscenza dell’acqua attraverso il proprio corpo e conoscenza del proprio corpo attraverso l’acqua” costituisce una sintesi epistemologica che supera la tradizionale separazione cartesiana tra soggetto conoscente e oggetto conosciuto12.

Questa formulazione rivela l’influenza del pensiero sistemico e della fenomenologia relazionale. De Leo propone un processo cognitivo bidirezionale in cui la conoscenza emerge dall’interazione dinamica tra organismo e ambiente, piuttosto che dall’imposizione di schemi mentali precostituiti. Il testo specifica che questi sono “due processi cognitivi tra loro interconnessi al punto tale da sintetizzarsi in uno solo, di tipo relazionale”7.

Implicazioni Neuroscientifiche della Dual Awareness

La ricerca contemporanea in neuroscienze cognitive conferma molte delle intuizioni di De Leo. Gli studi sulla propriocezione in ambiente acquatico dimostrano che l’immersione attiva simultaneamente i sistemi sensoriali multipli: vestibolare, tattile, propriocettivo e interocettivo58. Questa attivazione multisensoriale genera quello che i neuroscienziati definiscono “enhanced body awareness”, una condizione di consapevolezza corporea aumentata che corrisponde fenomenologicamente alla dual awareness descritta da De Leo.

L’affermazione che nell’acqua si realizza un “proprio, intimo, insostituibile, indicibile, rapporto con l’elemento fluido” anticipa le più recenti ricerche sulla neuroplasticità e sul senso del sé corporeo. L’esperienza acquatica genera modificazioni neuroplastiche durature che influenzano la percezione del sé anche in ambiente terrestre9.

La Rivoluzione Pedagogica: Dal Modello Direttivo all’Approccio Fenomenologico

Critica all’Ortodossia Natatoria

Il testo contiene una critica radicale ai metodi tradizionali di insegnamento del nuoto. La descrizione di “costanti e appassionati nuotatori amatoriali [che] sembrano percorrere vasche e vasche effettuando ciclici e meccanici movimenti in maniera tale da non accorgersi del fluido che li avvolge” costituisce una denuncia dell’alienazione corporea indotta dai metodi tecnico-competitivi107.

Questa critica si inserisce nel più ampio dibattito pedagogico contemporaneo sulla learner-centered education e sull’apprendimento significativo. De Leo propone che l’istruttore “non dovrebbe proporre solo modelli da imitare, ma per lo più stimolare e incoraggiare questa personale e duplice esplorazione”. Questo approccio anticipa i principi dell’educazione costruttivista e dell’apprendimento auto-diretto11.

Il Basic Swimming: Ridefinizione della Competenza Acquatica

Il concetto di “basic swimming” rappresenta una delle innovazioni più significative del testo. De Leo definisce questo livello come “un insieme di abilità in ambito acquatico che distingue l’essere umano esclusivamente terrestre da quello maturo per cominciare ad apprendere le attività a coordinazione complessa”712.

La descrizione dettagliata delle competenze del basic swimming rivela un approccio olistico alla sicurezza acquatica che va oltre le tecniche natatorie convenzionali:

  • Galleggiamento statico in multiple posizioni
  • Controllo dell’affondamento volontario
  • Gestione degli scivolamenti in termini di velocità e direzione
  • Mantenimento dell’orientamento durante i cambi di direzione
  • Atti propulsivi autonomi ed efficaci7

Questa sistematizzazione rivela l’influenza della teoria dei sistemi dinamici applicata all’apprendimento motorio. Il basic swimming non costituisce una sequenza di abilità tecniche ma un sistema integrato di competenze che emergono dall’esplorazione guidata dell’ambiente acquatico.

La Dimensione Fenomenologica: Corpo Vissuto e Esperienza Estetica

La Poetica dell’Immersione

Il testo contiene alcune delle descrizioni più liriche dell’esperienza acquatica presenti nella letteratura specialistica: “In acqua ci si adagia con tutta la pelle, si ruota intorno alle infinite posizioni di equilibrio e il liquido ci accoglie come meglio non potrebbe, adattandosi docilmente e senza sforzo al corpo qualunque forma esso abbia liberamente scelto di prendere”7.

Questa prosa fenomenologica non costituisce semplice ornamento stilistico ma rivela l’intenzione di De Leo di trasmettere un’esperienza estetica dell’essere in acqua. La descrizione del galleggiamento come occasione per “cullarsi senza muovere un muscolo oltre al diaframma” e dello scivolamento subacqueo come esperienza di “completa integrazione e interattività con il liquido intorno che nel frattempo ci massaggia dolcemente” evoca la dimensione terapeutica implicita nell’Aquawareness7.

L’Estetica della Fluidità

La concezione del “nuoto puro” come “libertà dagli strumenti e dalle attrezzature” rivela l’influenza della filosofia estetica giapponese del ma (vuoto creativo) e del concetto taoista di wu wei (non-azione). De Leo propone un’esperienza acquatica essenziale che elimina le mediazioni tecnologiche per raggiungere un rapporto diretto e immediato con l’elemento liquido113.

Integrazione Filosofica: Tra Aristotele e Chuang-tsu

Il Principio di Sicurezza come Conditio Sine Qua Non

La citazione aristotelica “Primum vivere, deinde philosophare” rivela la dimensione pragmatica dell’Aquawareness. De Leo non propone un approccio mistico o esoterico all’acqua, ma una disciplina fondata su solide basi di sicurezza7. Questa integrazione tra pragmatismo occidentale e filosofia orientale costituisce uno degli aspetti più maturi dell’approccio di De Leo.

La descrizione dettagliata dei criteri di sicurezza acquatica (“galleggiare staticamente e stabilmente in più modi, affondare almeno fino ad un metro, risalire facendosi portar su dall’acqua”) dimostra che l’Aquawareness non è una disciplina astratta ma una pratica incarnata che integra dimensioni tecniche, fenomenologiche e contemplative712.

L’Influenza del Pensiero Orientale

Il riferimento alla citazione zen di Louis Daishin Besio (“Il nuotatore ed il non nuotatore sono divisi solo da una dimensione esperienziale”) rivela l’integrazione di principi buddisti nell’approccio pedagogico di De Leo7. Questa formulazione elimina la gerarchia ontologica tra esperti e principianti, proponendo una visione democratica dell’apprendimento basata sulla continuità dell’esperienza.

L’Acqua come Laboratorio Epistemologico

La Metafora del Laboratorio Scientifico

La definizione delle scuole nuoto come “laboratori di ricerca, dove si compiono continuamente dei test nei quali la ‘condizione sperimentale’, l’acqua, è realmente uguale per tutti” rivela l’influenza del metodo scientifico nell’approccio di De Leo7. L’acqua diventa un medium epistemologico che garantisce l’oggettività delle condizioni sperimentali mentre preserva la soggettività delle risposte individuali.

Questa concezione anticipa i più recenti sviluppi nell’epistemologia enattiva, che propone la conoscenza come emersa dall’interazione tra organismo e ambiente piuttosto che come rappresentazione mentale di una realtà esterna14.

La Pedagogia della Scoperta Guidata

L’affermazione che “ogni allievo, pur confrontandosi con le soluzioni degli altri, deve lavorare semplicemente su se stesso” rivela l’influenza della pedagogia costruttivista e dell’apprendimento esperienziale. De Leo propone un modello educativo in cui l’istruttore facilita la scoperta personale piuttosto che trasmettere contenuti prestabiliti711.

Rilevanza Contemporanea e Prospettive Future

Anticipazione delle Neuroscienze Contemplative

Il testo di De Leo, scritto nel 2013, anticipa molti sviluppi delle neuroscienze contemplative e della mindfulness clinica. La descrizione dell’Aquawareness come “meditazione galleggiante” prefigura l’attuale interesse scientifico per le pratiche corpo-mente in ambiente acquatico115.

Contributo alla Pedagogia del Benessere

L’approccio olistico di De Leo contribuisce al dibattito contemporaneo sulla pedagogia del benessere e sull’educazione integrale. La proposta di trasformare ogni “bagno in una vera e propria forma di meditazione galleggiante” anticipa le tendenze attuali verso l’integrazione di pratiche contemplative nell’educazione fisica1615.

Conclusioni: L’Eredità Teoretica di un Paradigma Innovativo

Il testo analizzato rappresenta un documento fondativo che ridefinisce i paradigmi dell’educazione acquatica contemporanea. L’architettura teoretica proposta da De Leo integra rigorosità scientifica e profondità filosofica per creare un approccio sintetico che trascende le categorie tradizionali dello sport, della terapia e dell’educazione12.

La visione ontogenetica dell’esperienza acquatica, il paradigma della dual awareness, la rivoluzione pedagogica del basic swimming e l’integrazione filosofica tra pensiero occidentale e orientale costituiscono contributi originali che continuano a influenzare il panorama delle discipline olistiche contemporanee176.

L’approccio di De Leo presenta una maturità teoretica che emerge dalla sintesi di quarant’anni di esperienza pratica con una riflessione filosofica profonda. Il testo testimonia la capacità dell’autore di trasformare l’esperienza embodied in teoria sistematica, creando un paradigma che mantiene la vitalità della pratica senza sacrificare il rigore concettuale.

La persistente rilevanza di questo contributo, a oltre un decennio dalla sua pubblicazione, conferma il valore profetico delle intuizioni di De Leo e la solidità di un approccio che ha saputo anticipare tendenze successivamente emerse nel panorama scientifico e pedagogico internazionale. L’Aquawareness si configura così come disciplina ponte tra scienza e contemplazione, tra tecnica e consapevolezza, tra tradizione occidentale e saggezza orientale, offrendo un modello paradigmatico per lo sviluppo di pratiche olistiche autenticamente integrate1318.

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